mercoledì 28 ottobre 2009
TIRARE LE SOMME
Siamo molto soddisfatti dello stampo che sta prendendo il lavoro: suoni molto caldi, atmosfere intense e in generale un tiro decisamente ROCK anche se molte cose saranno assolutamente inusuali e inaspettate.
L'hate studio ancora una volta ha rispettato in pieno le aspettative, tutto è andato liscio come l'olio e siamo riusciti a creare davvero quello che avevamo in mente prima di entrare, senza alcun tipo di intoppo.
Abbiamo utilizzato principalmente strumentazione vintage ( alcune chitarre e amplificatori erano degli anni '60) e abbiamo cercato di lasciare il suono il più naturale possibile andando un po' in controtendenza rispetto al trend del momento.
A fine Novembre avrà inizio la seconda parte del lavoro in cui registreremo le voci e mixeremo il disco a Roma dal nostro caro amico Brian (cantante e chitarrista dei Vanilla Sky) in cui riponiamo totalmente la nostra fiducia.
Noi siamo sinceramente stupiti della piega che sta prendendo il tutto, perchè ci stiamo rendendo conto che il risultato del nostro lavoro sarà qualcosa di veramente particolare, forse ancor più di quello che ci aspettavamo mentre scrivevamo i pezzi; questo ovviamente non fa altro che accendere la nostra curiosità nell'ultimare l'opera e ovviamente la nostra voglia di proporvela terminata ovunque abbiate voglia di ascoltarla.
A presto.
Sandro_AIRWAY
giovedì 15 ottobre 2009
martedì 13 ottobre 2009
lunedì 12 ottobre 2009
PRIMO GIORNO IN STUDIO
Eccovi un piccolo resoconto della nostra prima giornata in studio...
continuate a seguirci giorno per giorno!
buona visione!
;)
lunedì 5 ottobre 2009
MERITOCRAZIA
mio confuso cervello. Passo le mie giornate arrovellandomi per raggiungere la perfetta posizione
delle mie dita sulla tastiera della chitarra, gli esercizi per la voce e le possibili ultime
modifiche da apportare ai nostri pezzi prima che i giochi siano fatti.
Io e gli altri, come sempre, ci rechiamo ogni giorno nella nostra sala prove suonando e risuonando i
nuovi pezzi per non farci trovare impreparati quando il metronomo scandirà inesorabile i bpm di ogni
canzone e i nostri strumenti si trasformeranno nelle strisce colorate di "pro-tools" sullo schermo
dello studio.
Questa dedizione quasi maniacale trova la sua motivazione nel fatto che per noi essere all'altezza
di impegni come la scrittura e poi la registrazione di un disco è una sfida con noi stessi, un
motivo di orgoglio personale e soprattutto ci da la possibilità di riprodurre dal vivo più
fedelmente possibile ciò che la gente ascolta nei nostri cd.
Proprio su quest'ultimo punto volevo focalizzare la mia attenzione: oggi,purtroppo o per fortuna, è
piuttosto semplice per una band registrare un buon disco; le nuove tecnologie ti permettono di aver
dei prodotti di ottimo livello spendendo non troppo, e i produttori che le utilizzano stanno
diventando sempre di più e sempre più preparati.
Una band alle prime armi quindi, con dei pezzi abbastanza scarni e di discutibile qualità,può
rivolgrersi ad un buono studio per uscire poi con degli ottimi pezzi registrati e riscritti
dall'abile produttore che ha preso in mano il lavoro; risultato? grande successo nel web e una
qualità a dir poco scadente dal vivo.
Oggi che i cd non si vendono praticamente più, la dimensione live sta diventando il punto nevralgico
attorno a cui le band vivono, sopravvivono, e dimostrano quello che sanno fare. Noi puntiamo a
questo,vogliamo che la gente si accorga chi sono gli autori e gli esecutori dei pezzi che ascolta e
siamo fiduciosi che questa perseveranza venga poi premiata.
MERITOCRAZIA.
Sandro_AIRWAY
giovedì 1 ottobre 2009
La musica come un gioco, la musica come libertà.
E' da un pò di settimane che tornando a casa tardi dalle prove o da un drink con gli amici trovo il mio vicino di casa che affacciato sul terrazzo mentre fuma una sigaretta mi fa cenno di entrare in casa sua.
Io non rifiuto mai l'invito, una volta entrato mi fa accomodare prima in soggiorno e poi attorno al tavolo situato sul terrazzo e così hanno inizio le conversazioni più disparate su molti argomenti, il tutto in compagnia di un buon bicchiere di vino...
Parliamo di come abbiamo trascorso la giornata, dei nostri sentimenti, delle nostre paranoie e del nostro concetto d'arte.
Devo dire che ogni volta ci troviamo sempre molto in sintonia, è bello parlare con una persona che t'ascolta e ti da delle buone "dritte".
Uno degli ultimi argomenti di cui abbiamo parlato è stata la nostra idea d'arte è del fatto che fare arte per noi coincida molto con l'essere bambino, non puoi non vedere le cose in maniera diversa da un essere adulto per fare dell'arte vera e spontanea.
Abbiamo ripensato a quando da piccoli, giocare significava stare bene ed essere veramente gioiosi, i migliori anni del divertimento sono stati quando eravamo piccoli, quando la cosa che noi consideriamo ora una cazzata era quella che invece un tempo animava la giornata!
Che bello che era giocare con i lego, con i soldatini e che più ne ha più ne metta, era fantastico giocare a darsi qualche ruolo e animare una storia che andava avanti un'intera giornata!
Mi ricordo ancora quando andavo alle elementari, era il primo anno e io e i miei amici amavamo giocare ad arrampicarci sullo scivolo facendo finta che alla fine della corsa c'era la lava, e noi dovevamo salvarci dal fuoco! vi giuro che se ricordo intensamente quei ricordi e quei giochi sento di aver provato del vero divertimento che ora non riesco ad assaporare più per i troppi filtri che mi sono e mi hanno imposto.
Adesso quanto sarebbe bello trovarsi con i propri amici e fare lo stesso gioco? se fossimo davvero liberi credo potremmo trarne del vero vantaggio da esperienze di questo genere, saremmo sicuramente tutti più felici.
Ma per molte ragioni questo modo d'essere ci è stato tolto, anzi, direi che ci è stato privato; crescendo ci insegnano ad essere "responsabili", e giocare come si poteva fare da piccoli è un atteggiamento circuito nella sfera dell'irresponsabilità.
Ecco, io mi prendo questa libertà tramite la musica, per ora non riesco ancora a divertirmi come facevo da bambino con uno scivolo e degli amici, ma con la musica provo la stessa sensazione di gioia, giocare con la musica mi rende veramente libero, mi fa sentire totalmente felice, e ancora di più quando con gli Airway invece di provare i pezzi facciamo delle jam session, vivendo la musica esattamente come un incastro di storie e di emozioni, facendoci letteralmente trasportare dall'attimo.
Ed è anche per questo che se il jazz non mi piace lo apprezzo molto; il jazz è giocare con la musica, improvvisare con le note.
La musica è un'altra lingua, molto più potente delle parole, senza parlare riusciamo a comunicare qualcosa al nostro prossimo.
Con questo post volevo ringraziare la musica per tutto quello che ci offre, per il fatto che se non ci fosse lei io non mi sentirei libero e starei male, per il fatto che quando ho qualcosa da dire e non ci sono persone pronte ad ascoltarmi lei c'è sempre e mi ricambia facendomi stare bene come un bambino.
" Inno alla musica II "
Ale - Airway
...per chi vuole: mi piacerebbe sapere cosa sono le cose che a voi vi fanno sentire liberi, per chi avesse voglia le scriva sul blog, mi farebbe piacere leggerle!